COMUNICATO STAMPA
Sala strapiena a Palazzo dei Musei
per celebrare la Giornata Mondiale della Filosofia,
per la libertà di pensiero
L’associazione degli amici di L. Ron Hubbard ha celebrato, presso palazzo dei Musei, la Giornata Mondiale della Filosofia (Unesco) e premiato i filosofidella terza edizione del Premio Nazionale “Alla Ricerca dell’Anima” che ha coinvolto oltre 200 partecipanti – per iniettare nella società ottimismo e capacità di pensare.
Modena, 18 novembre 2018 – Il premio dedicato al filosofo statunitense L. Ron Hubbard, conosciuto come scrittore best-seller e fondatore di Scientology, aveva come tema Dove abita IL BELLO? Si poteva partecipare con un proprio saggio filosofico inedito. Tra i 202 partecipanti di questa terza edizione ha primeggiato il toscano Matteo Carducci, 23 anni – studente di filosofia a Bologna. Per lui oltre ad una targa di merito per il saggio filosofico inedito, un premio in denaro di 365 euro. Il secondo posto è stato assegnato a don Salvatore Rindone (sacerdote della diocesi di Piazza Armerina (EN) e professore presso l’ISSR “Mario Sturzo”. Terzo posto a Riccardo Mainardidi Rapallo – già vincitore assoluto della scorsa edizione del premio organizzato dagli Amici di Ron. Quarto posto a Gianluca Franco, studente di Filosofia e Storia all’università della Calabria. Menzioni d’onore a Gustavo Di Santo di Cosenza, per aver avuto il punteggio massimo dalla giuria tecnica, e Nausica Manzi proveniente da Macerata, per aver avuto il punteggio massimo dalla giuria popolare.
A tutti i filosofi presenti è stata conferita la Medaglia di Filosofo degli Amici di Ron 2018, edizione limitata, che riprende l’affresco della Scuola di Atena di Raffaello, a giudizio di molti capace di esemplificare la libertà di pensiero.
In apertura, rivolgendosi ad un centinaio di persone tra filosofi, studenti, insegnanti, artisti e Amici di Ron – Renato Ongania, direttore dell’ufficio di rappresentanza per l’Italia della Fondazione degli Amici di L. Ron Hubbard, ha presentato il pensiero del filosofo L. Ron Hubbard (1911-1986) con le sue parole:
“La mia filosofia dice che si dovrebbe rendere gli altri partecipi della propria saggezza, che si dovrebbe aiutare il prossimo ad aiutare se stesso e che bisogna perseverare nonostante la burrasca, poiché davanti a noi c’è sempre il sereno.”
Oltre ai richiami all’Amore per la Sapienza, in quanto eredità dei filosofi dell’antichità, sono state contestualizzate le riflessioni di Papa Francesco sui “modelli sferici e poliedrici” (Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium) e sulla creazione di “dia-logos, e quindi comunicazione e comunione.” (Costituzione Apostolica Veritatis Gaudium)
Sul piano artistico musicale l’evento ha avuto la partecipazione dei flautisti Emilia Levizzani eSamuele Peruzzi con brani molto applauditi.
Edoardo Elisei, conduttore e direttore artistico della serata, ha ringraziato tra i giurati il filosofo e giornalista Davide Falco, i filosofi Alessandro Sarno e Maria Livia Di Cugno, l’ing. Paolo Pagella, l’avv. cassazionista Enrico Del Core, oltre ai giurati popolari Alice Tarabini e Stephanie Manna,rispettivamente impiegata e imprenditrice.
In conclusione della serata è stato offerto un ideogramma del maestro giapponese Shuhei Matsuyama dal titolo “Ogni incontro è irripetibile”, con una dedica per onorare la memoria di L. Ron Hubbard e anche la Giornata Mondiale della Filosofia 2018.
Foto dell’evento e maggiori informazioni disponibili sul sito www.premiodifilosofia.it
PRESS OFFICE & P.R.
Paola Dongu | PD&Associati
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Di seguito un estratto dei saggi premiati:
GUSTAVO DI SANTO:
Allora, dove abita il bello?
La risposta è semplice:
dentro di noi,
a un milionesimo
di un miliardesimo
di un miliardesimo
di un miliardesimo
di un millimetro.
Nella geometria spazio-temporale
di quella realtà fondamentale
che è il campo di Planck.
NAUSICA MANZI:
L’essere umano,
come l’unione di unità e molteplicità, interno ed esterno,
è un’opera perfetta
proprio perché i suoi dettagli,
le sue pieghe dolorose,
luminose,
sognanti
che ospitano oggetti che lo incontrano
e lo muovono ad essere,
sono la dimora del bello.
GIANLUCA FRANCO:
Dunque, il bello si mostra
alla nostra coscienza,
la abita per un istante
e ne cattura la più completa attenzione fuggendo poi da essa
e lasciando spazio
alla contemplazione.
RICCARDO MAINARDI:
Il bello non va cercato lontano
Talvolta ci abita accanto,
ma non ce ne accorgiamo.
C’è chi per trovarlo fa viaggi lunghissimi con il miraggio di paesi chimerici
per poi scoprire che la meta
era dentro la propria casa!
Il bello sta nel non desiderare un altrove, bensì nell’essere capaci
di vivere proprio in quel luogo,
in quel tempo, accanto a quella persona.
E nel non lasciar scorrere i minuti
senza prima averne assaporato
tutta l’essenza.
DON SALVATORE RINDONE:
Il bello è come Dio,
abita dove lo lasci entrare,
ma è anche come Lucifero
(tra l’altro si dice
che sia stato
il più bello tra tutti
gli angeli di Dio)
che incanta le anime degli uomini
se non lo sai espiare.
Anche la menzogna, infatti,
si riveste di bello ma, presto o tardi, il bello la lascerà
per unirsi alla verità
e con essa dare frutti di vera felicità.
MATTEO CARDUCCI:
La bellezza comunica col cuore,
cioè l’organo per antonomasia
della vita animale.
L’etimologia stessa di “cuore”
ci riporta al suo autentico carattere sentito come eminentemente attivo:
cor lo chiamavano i latini; ker presso i greci; hârd in sanscrito; hairtô in gotico, da cui il tedescoHerz e l’inglese heart nel significato di “vibrare”, “saltare”