Breve storia del sincretismo religioso di Tommaso Roselli
Sincretismo significa fondere e mescolare elementi provenienti da diverse tradizioni, in particolare religiose e spirituali, ma anche culturali. Periodo d’oro del sincretismo fu quello ellenistico. Sotto l’impero di Alessandro Magno popoli differenti intensificarono le loro relazioni e, a livello religioso, furono evidenziate le analogie tra le varie tradizioni etniche, tanto da fondere Divinità diverse in singole figure Divine (Teocrasie), come Zeus Ammon, unificazione del greco Zeus e dell’Egizio Amon (le rappresentazioni di questa Divinità composita hanno sia le corna di ariete, simbolo di Amon, e la barba del Dio greco).
Lo stesso Alessandro venne nominato faraone dai sacerdoti di Amon. Questa Teocrasia arrivò anche a Roma, come Giove Ammon, e numerosi sono i reperti che ne testimoniano l’importanza. Dall’impero di Alessandro nacquero poi regni locali, fondati sulla fusione con la cultura greca, anche a livello religioso.
Anche l’importazione del culto di Cybele a Roma è un esempio di sincretismo. Questa era una Dea frigia, quindi anatolica, la Madre degli Dei, e nel suo luogo di culto principale era adorato un frammento di meteora, la cosiddetta pietra nera, che venne portata a Roma, diventando uno degli oggetti sacri più importanti a protezione della città. Cybele venne chiamata dai romani anche Magna Mater (Grande Madre).
Un altro esempio importantissimo è il culto di Iside. Già in epoca ellenistica veniva assimilata alle principali Dee greche, ma anche ad Astarte, Dea fenicia, come testimoniato dagli inni scritti da Isidoro. Ma è in epoca imperiale romana che il culto di Iside si diffonde in tutto il mediterraneo, ma anche nel resto dell’impero, fino in Britannia. Anche in questa epoca veniva identificata con le Dee più importanti greche e romane.
Nell’Inghilterra e nel Galles dell’alto medioevo, come pure in Bretagna anche in epoca più tarda, è evidente che la collocazione di alcune chiese cristiane su luoghi sacri di epoca celtica e l’incorporazione di megaliti entro le mura di esse non fu casuale, senza approfondire ulteriormente le mescolanze tra Cristianesimo ed il Paganesimo preesistente, numerose in tutta Europa.
Per quanto riguarda l’Asia abbiamo esempi di sincretismo in Giappone, tra lo shintoismo, la religione autoctona, ed il buddhismo, ma anche in Cina, dove un gruppo di correnti religiose di origine taoista, tra cui la più grande è L’I Kuan Tao, hanno incorporato elementi buddhisti, ma anche cristiani, induisti e musulmani. Attualmente quando si parla di sincretismo non possono essere dimenticati i culti afro-caraibici, come il Vodoo e la Santeria, e afro-brasiliani come l’Umband e il Candomble’, che identificano le entità Divine del loro pantheon con i santi cattolici. Hanno tutte elementi basilari derivati dall’Africa occidentale, luogo di origine della maggior parte degli schiavi portati in America. Il sincretismo è un antidoto all’esclusivismo, cioè ritenere la propria scuola di pensiero l’unica ed esclusiva portatrice della Verità, che porta intolleranza e discriminazioni.
TOMMASO ROSELLI