IL MIO VITTORIALE DI NINO VELOTTI
Tra scarpe, occhiali, vestiti è un casino
l’appartamento mio. Son cacciatore
d’affari nei mercati, il loro odore
sa di pulito. È lì quel foulard fino?
Sai che lo conservai sporco, bottino
del nostro gioco alla guerra d’amore,
trofeo e reliquia intrisa del sudore
delle nostre anime annesse nel lino
– o nel cotone? – l’una all’altra? Andasti.
Paura d’amarmi, paura di me? Ormai
colleziono anche profumi, artefatti
felini oggetti di meno in cheap fasti.
Ti convenivo un po’? Devoto, sai,
fui al buon odor tuo, come a quel dei gatti.
NINO VELOTTI