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La Cinematerapia di Nicola Velotti

La Cinematerapia è una pratica che utilizza il cinema come strumento di terapia per aiutare le persone a gestire i loro problemi emotivi e psicologici. Si basa sull’idea che il cinema possa essere utilizzato come mezzo per esplorare le emozioni, i pensieri e le sensazioni delle persone e per offrire uno spazio sicuro in cui esprimere e affrontare queste emozioni. E’ una metodologia di crescita personale. Attraverso l’immaginario filmico si sviluppano nuove energie ed emergono potenzialità favorevoli al benessere della persona

Le finalità della cinematerapia possono variare a seconda del contesto e delle esigenze specifiche dei clienti, ma in generale la cinematerapia mira a: fornire un supporto emotivo e psicologico alle persone che stanno attraversando momenti difficili o stanno lottando con problemi psicologici o emotivi, offrire uno spazio sicuro e protetto in cui le persone possono esplorare liberamente le loro emozioni e i loro pensieri, migliorare la comprensione di sé e delle proprie emozioni, dare una prospettiva diversa sui problemi e aiutare a trovare nuove soluzioni, sviluppare nuove abilità di comunicazione e gestione delle emozioni.

La cinematerapia può essere utilizzata in diverse situazioni, come ad esempio in terapia individuale o di gruppo, nella formazione professionale o nella vita di tutti i giorni. I terapisti che praticano la cinematerapia possono scegliere film specifici per aiutare a trattare i problemi dei loro clienti o possono utilizzare una varietà di film per esplorare diverse tematiche emotive. La cinematerapia può essere un modo efficace per aiutare le persone a gestire i loro problemi emotivi e psicologici e a sviluppare nuove strategie per affrontare le sfide della vita.

La Cinematerapia ha origini relativamente recenti e non esiste una storia definita della sua evoluzione come disciplina. Tuttavia, il concetto di utilizzare il cinema come mezzo per esplorare le emozioni e i problemi psicologici è stato utilizzato per la prima volta negli anni ’40 dallo psicologo statunitense Nathan Kline. Kline utilizzò film come mezzo per trattare pazienti con problemi di ansia e depressione, sostenendo che il cinema poteva offrire uno spazio sicuro per esplorare le emozioni e i pensieri dei pazienti.

Nel corso degli anni, la Cinematerapia è diventata sempre più popolare come strumento di terapia e ha guadagnato maggiore riconoscimento come disciplina professionale.

Tra gli obiettivi più rilevanti della Cinematerapia, possiamo elencare: stimolare la riflessione e l’auto-conoscenza, stimolare la motivazione al cambiamento, favorire i punti di forza, ridurre drasticamente le fantasie spiacevoli e pessimiste, aumentare la conoscenza profonda delle proprie emozioni, aumentare la capacità di entrare in contatto con l’altro, aumentare la percezione dei pensieri positivi, facilitare la crescita nelle cosiddette ‘aree di migliorabilità’.

La Cinematerapia si rivolge a persone interessate alla riflessione profonda e che desiderano trasformare meccanismi psicologici obsoleti. Non si rivolge necessariamente a persone con specifiche patologie sia di tipo psicologico o psichiatrico. L’approccio agli argomenti non è di tipo medico, ma di tipo esistenziale. Alla luce della mia esperienza, ritengo che la Cinematerapia possa produrre giovamenti e benefici molto più vasti e profondi di quanto oggi sia stato possibile misurare. Benefici che spaziano dalla sfera affettiva alla sfera individuale ed esistenziale, che coinvolgono processi profondi e che possono migliorare e agevolare l’evoluzione, la consapevolezza e la crescita della persona nella sua intera sfera vitale.

NICOLA VELOTTI 

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