Piccolo Cantico per Mio Padre di Nino Velotti
In memoria di Franco Velotti
Fiori ascoltare e disserrare porte,
parlare il verde dei prati coi cani
distesi al cielo ed i monti lontani…
Ci è sempre troppo poco il tempo in sorte.
Del mare leggere il profumo forte
– forse l’amavi -, star senza domani.
Poi scrivere il silenzio delle mani
e l’angelo che arriva, non la morte…
La lingua infradicia per trapassare,
il corpo s’accartoccia e si fa immondo
di solitudine, tace l’addio…
Questa preghiera esaudisci, oh Mio Dio:
vorrei ogni sordo lamento del mondo
come voce d’amore interpretare.